- Pubblicata il 03/05/2004
- Autore: Marc
- Categoria: Racconti erotici trans
- Pubblicata il 03/05/2004
- Autore: Marc
- Categoria: Racconti erotici trans
Prima volta Trans - Imperia Trasgressiva
Era la solita serata pacco passata con alcuni amici, ed ecco che prima di tornare verso casa, feci un giro in un luogo dove sapevo che avrei trovato delle prostitute. Comincia a fare avanti e indietro almeno un paio di volte e subito mi accorsi che non erano prostitute normali, ma si notava che c'era qualcosa sotto. Mentre facevo un ultimo giro, rimasi abbagliato da una creatura che sembrava uscita da una favola; mi fermai e una volta accordata la cifra, sali' e prendemmo la strada per casa sua. Una volta a casa, mi fece mettere a mio agio, cominciando a spogliarmi mentre con la sua splendida lingua, comincio' a leccarmi e baciarmi fino ad arrivare al mio cazzo che fece sparire in un sol boccone all'interno della sua bocca. Poco alla volta comincio' a crescere e per un quarto d'ora, lei continuo' con quel suo gioco così sublime. Io nel frattempo continuavo ad accarezzargli i seni così grossi e sodi ancora nascosti dal suo reggiseno, fino al momento in cui le tirai via questo pezzo intimo e mi avvicinai ai suoi capezzoli per leccarglieli e baciarglieli. Le mani viaggiavano su tutto il corpo, fino a quando affondai la mano proprio tra le sue gambe e quello che avevo pensato all'inizio, divenne realtà, stavo a letto con una trans Non ci credevo ancora, rimasi un pochino spaventato ma allo stesso tempo ero attratto da questa situazione; lei si accorse di questo e subito mi mise un profilattico dicendomi che dopo aver assaggiato il suo sedere, così splendido e sodo, mi avrebbe fatto vedere le stelle. Cominciai ad affondare il mio cazzo nel suo buchetto che piano piano si aprì e cominciai a stantuffare fino a quando venni con una sborrata che ancora oggi mi ricordo come la più fantastica e lunga da me fatta. Ci trovavamo ancora nel letto e dopo circa una quindicina di minuti, mi tornò il membro duro come il ferro, mi sentivo eccitato come non mai, ma a questo punto lei cominciò ad avere uno sguardo alquanto perverso e in men che non si dica, mi ritrovai davanti alla faccia il suo grosso giocattolo.Lei insistette col cacciarmelo in bocca fino a riuscirci, ora ero io la puttana! Mentre sentivo il suo cazzo in bocca mi lasciai trascinare poco per volta fino a prenderlo sempre più e velocemente; a questo punto tirò fuori il suo cazzo dalla mia bocca e mi girò con il viso in giù sopra il letto. Mi sentivo le gambe bloccate dalle sue, e la schiena coperta dal suo corpo, fino al momento in cui sempre con le sue gambe cominciò ad allargare le mie dicendomi di stare tranquillo che mi avrebbe fatto provare qualcosa di nuovo e fantastico. A quel punto mi sentivo completamente inerme per la situazione ma nonostante fossi molto spaventato per questa cosa, le feci fare quello che voleva; lei continuava a dirmi di rimanere rilassato e cercai di ascoltarla fino al momento in cui riuscii a vederla prendere un vasetto di crema lubrificante dove affondò alcune dita e subito dopo sentii che mi stava lubrificando il mio punto tanto nascosto quanto un tesoro. Il cuore aveva cominciato a battermi così forte che avevo la sensazione che tutto stesse tremando, arrivò il momento in cui cominciai a sentire quello che pochi minuti prima avevo in bocca cercare di entrare dietro di me; cercai di divincolarmi visto che cominciavo a sentire un dolore lancinante e trattenere le urla per quello che stavo provando. Lei mi era sopra e non trovavo modo di uscire da quella morsa fino a quando cominciò ad affondare sempre più il suo grosso uccello dentro di me, con tale forza che non riuscii a non urlare quando entrò completamente; ma prontamente mi schiacciò la faccia sul letto così da ammortizzare le mie grida di dolore. Poco alla volta il dolore affievoliva mentre lei aveva cominciato a stantuffare il suo pistone nel mio culo; quella sensazione poco per volta mi piaceva mentre lei accorgendosi di questo, cominciò a girarmi e spaccarmi come un burattino nelle mani del suo falegname.
Dopo un’oretta circa senza fermarsi, tirò fuori il suo uccello e levando il profilattico, me lo mise ancora in bocca e tenendomi la testa, stantuffò ancora un paio di volte venendomi in bocca e inondandomi quest’ultima. Di tutto questo rimasi a dir poco scioccato ma sempre più attratto da questa situazione, infatti ancora oggi mi vedo a casa di questa splendida creatura per ore di sesso in doppio senso.
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